...poesie che non ho scritto io


Non volli.
Non volli dirti nulla.
Vidi nei tuoi occhi
due alberelli folli.
Di brezza, di riso e d'oro.
Oscillavano.
Non volli.
Non volli dirti nulla.

-Federico Garcia Lorca

 

 
 

nella gioia del volo l'uccello
qua e là nel vuoto
va scrivendo parole
senza alfabeto
quando la mente vola
si risveglia la
mia voce
nella gioia
delle ali...


r.tagore

 

Il Passato

E' una curiosa creatura il passato
Ed a guardarlo in viso

Si può approdare all'estasi
O alla disperazione.


Se qualcuno l'incontra disarmato,
Presto, gli grido, fuggi!

Quelle sue munizioni arrugginite
Possono ancora uccidere!

-Emily  Dickinson

 

 

 

Finisce un anno strano, l'anno dei nostri incontri,
tempo fiorito da febbraio a dicembre.
I giorni non fiorivano negli ultimi anni
ma questa ricchezza compensa ogni passato.

Ho ritrovato il gusto delle speranze giovani,
gli slanci incauti, la fede nel prodigio.
Dammi una mano. Ti tenti l'avventura,
questo viaggio a ritroso in boschi che si svegliano.

Maria Luisa Spaziani

 

Se mentre dormi un'ape ti sfiora le labbra
non sono io, nemmeno con il desiderio.
Non ti voglio incosciente, preso in altri sogni,
ti voglio mentre pronunci il mio nome.

L'amore è un corpo a corpo: così nel verso
si stringono e s'intrecciano musica e parola.
Non esiste un confine tra le due,
né fra di noi un impalpabile muro.

Maria Luisa Spaziani

 


 

 


Un homme et une femme
jamais ne se sont vus
ils vivent très loin l'un de l'autre
et dans des villes différents

Un jour
ils lisent la meme page d'un meme livre
en meme temps
à la seconde seconde
de la première minute
de leur dernière heure
exactement.

Prevert

 

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Se intendi lasciarmi, non aspettare alla fine
quando altri dolori mi avranno fiaccato;
vieni subito all'assalto: sì ch'io assapori
sin da principio il colpo gobbo della fortuna.

 

Shakespeare, sonetti

 

 

 

verrà un giorno  improvvisamente
le orme dei miei passi
che si allontanano
e quel peso sarà il più grave.

 Nazim Hikmet 

 

 

 

Potessero le mie dita sfogliare  

Io pronunzio il tuo nome
in questa notte oscura,
e il tuo nome mi suona
più lungi che mai
più lungi di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.

Federico Garcia Lorca 

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febbraio2003    

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